Passa al contenuto

Il caos del fondatore e il suo costo nascosto

Il caos del fondatore svuota silenziosamente le piccole imprese nei Paesi Bassi. Scopri i costi sociali e finanziari e come riconquistare la fiducia.
19 agosto 2025 di
Il caos del fondatore e il suo costo nascosto
Paolo Maria Pavan

Un piccolo pastificio a Utrecht. Il fondatore, geniale con la pasta madre, disastroso con l’ordine. I dipendenti non sanno mai se lo stipendio arriverà in ritardo, i fornitori aspettano settimane per i pagamenti e i clienti percepiscono la tensione dietro il bancone. Nessuno parla apertamente, ma l’aria è pesante. La pasta è ancora buona, ma l’anima del posto è già spezzata.

IL PERCHÉ

Per molte micro e piccole imprese nei Paesi Bassi, il fondatore non è solo il visionario ma anche il collo di bottiglia. Il problema non è l’ambizione, è il caos. Quando l’energia del fondatore diventa imprevedibile, tutti intorno a lui ne pagano il prezzo: dipendenti, partner, persino i clienti. Il caos può sembrare creatività, ma in una piccola impresa si trasforma rapidamente in un fallimento di governance. E i fallimenti di governance non restano mai “interni”: erodono la fiducia, che è la vera moneta della sopravvivenza.

I NUMERI

Il caos ha un costo che si può contare:

  • €1.500–€3.000 all’anno in penali per ritardi nei pagamenti di fatture.
  • 10–15% di perdita di produttività quando il personale resta in attesa di decisioni o rifà il lavoro dopo cambi di rotta improvvisi.
  • 20–30% di rischio in più di turnover, perché i dipendenti di talento non resistono a lungo all’instabilità.

    Moltiplicateli per due o tre anni, e la “tassa occulta del fondatore” supera silenziosamente ciò che molte aziende pagano in tasse reali.

CIÒ CHE NESSUNO DICE

La cultura imprenditoriale olandese spesso celebra l’indipendenza e l’improvvisazione. “Fai a modo tuo, basta farlo.” Ma quando il caos del fondatore viene normalizzato, crea una tassa sociale silenziosa sulla vita di tutti gli altri. I dipendenti si portano lo stress finanziario a casa, i partner spendono ore a fare da scudo ai danni, i clienti perdono fiducia nei dettagli più piccoli: un’email senza risposta, una consegna in ritardo, un fondatore che arriva sempre dopo l’orario. 

Nessun consulente, commercialista o coach di solito osa dirlo: il problema non è il mercato, né il sistema. Il problema è il rifiuto del fondatore di governare sé stesso.

BUSSOLA DECISIONALE

Chiediti oggi:

  1. Lascio compiti incompleti che costringono altri a rimediare?
  2. Sono mai stato in ritardo, anche una sola volta, con gli stipendi?
  3. I miei fornitori aspettano me, invece di essere io ad aspettare loro?
  4. Cambio direzione così spesso che il mio team non crede più alle mie parole?
  5. Vorrei lavorare sotto di me, non solo con me?

RIFLESSIONE FINALE

Il vero costo del caos del fondatore non è finanziario, è morale. Un’impresa senza struttura corrode la dignità di chi dipende da essa. Il pane può ancora uscire dal forno, le fatture possono ancora essere pagate, ma la fiducia è già perduta. Governare non significa controllare gli altri: significa prima disciplinare sé stessi. Senza questo, l’imprenditoria non è leadership, è solo rumore, amplificato a spese di qualcun altro.

AUTHOR : Paolo Maria Pavan

Co-Creator of Xtroverso | Head of Global GRC @ ZENTRIQ™

Paolo Maria Pavan costruisce sistemi che bilanciano regole e libertà, chiarezza e trasformazione. Nella sua terza vita, scrive e parla apertamente di mercati, governance e rischio, non come un trader in cerca di prezzo, ma come un lettore di schemi, comportamenti e distorsioni. Un imprenditore seriale plasmato dal fallimento e dalla reinvenzione, vede la governance come una forza viva per la fiducia e il progresso, e rifiuta di evitare le conversazioni difficili che la rendono reale.

Paolo Maria Pavan | Head of GRC at Zentriq


aidumi